In vista della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l’ATS di Galatina ha preso parte all’evento “Mind the (gender) Gap” organizzato da ARPAL Puglia con l’obiettivo di valorizzare le politiche del lavoro inclusive sul territorio e tracciare un bilancio del primo anno di attività a sostegno dell’occupazione delle fasce più deboli della popolazione attraverso il progetto R.I.VI.VI.

L'iniziativa si è svolta oggi, 23 novembre, a Bari il 23, a partire dalle ore 10:00, nella Sala Conferenze (5° Piano) della Regione Puglia, in via Giovanni Gentile 52. Sono stati presentati i risultati del progetto R.I.Vi.Vi. - Riconquista dell'Indipendenza per le donne vittime di violenza che ha istituito un percorso dedicato e tutelato di accompagnamento al lavoro per le donne vittime di violenza prese in carico dai centri antiviolenza, case rifugio e Ambiti territoriali sociali, estendendo la tutela anche ai figli conviventi over 16, disoccupati, inoccupati o alla ricerca di una nuova occupazione.

Sono intervenuti, per i saluti istituzionali, Francesca SERPINO, dirigente U.O Coordinamento di Staff di ARPAL Puglia, Eleonora DE GIORGI, dirigente U.O Coordinamento Servizi per l’impiego Ambito Foggia e BAT, nonché responsabile del gruppo di lavoro per la riduzione del divario di genere in ARPAL Puglia. Ha magistralmente moderato i lavori Serena TRIGGIANI, consigliera CDA ARPAL Puglia.

La sessione dei lavori ha avuto inizio con l’intervento di Silvia Russo FRATTASI, presidente della Commissione consiliare speciale per le Pari Opportunità del Comune di Bari che ha introdotto una significativa testimonianza di una donna vittima di violenza.

E’ seguita la relazione di Titti DE SIMONE, consigliera per l'attuazione del Programma di Governo regionale, che ha parlato dell'Agenda di genere per combattere le disparità e promuovere la vera uguaglianza. Sono seguiti gli interventi della consigliera di parità della Regione Puglia, che ha affrontato il tema delle discriminazioni con l'educazione finanziaria, e di Luigi MAZZEI, dirigente U.O. Centri per l’impiego di Lecce, che ha illustrato le strategie di ARPAL Puglia per l'inserimento lavorativo delle donne e l'imprenditoria femminile. Un focus specifico è stato dedicato al progetto Ri.Vi.Vi, presentato da Barbara RODIO, funzionaria ARPAL Puglia e referente progetto Ri.Vi.Vi nell'Ambito di Lecce.

E’ seguito il contributo di Anna Lisa MARINELLO, referente del Servizio SPIOL (Sportelli di Informazione Orientamento e Accompagnamento al Lavoro) dell’ATS di Galatina, che ha illustrato le strategie relative alle politiche attive del lavoro messe in campo dall’ATS di Galatina per il tramite del servizio SPIOL anche in collaborazione con il CPI di Galatina, a favore delle donne vittime di violenza in carico al Centro Antiviolenza "Malala Yousafzai". Sono seguite le preziose testimonianze con le video-interviste a due donne in carico al Cav Malala dell’ATS di Galatina che sono state accolte dal Progetto “Ri.Vi.Vi”.

La consigliera CDA ARPAL Puglia, Serena TRIGGIANI, ha infine condiviso l'esperienza professionale nei ruoli apicali di genere, dando un contributo alla comprensione delle dinamiche lavorative e delle sfide affrontate dalle donne.

La giornata densa di contenuti e di riflessioni sui temi dell’emancipazione dalla violenza di genere è stata un’importante occasione di confronto e di scambio per il Cav Malala e per l’ATS di Galatina, il cui modus operandi viene preso a modello per la diffusione delle buone prassi nell’erogazione dei servizi pubblici al servizio dei territori.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’Assessore alle Politiche Sociali Dr.ssa Camilla PALOMBINI per il buon esito dell’incontro che ha fatto emergere il quotidiano lavoro di squadra da parte di tutti i servizi di Ambito che ruotano intorno al Cav Malala, che molte attività svolge sul territorio al fine di abbattere gli stereotipi. Grazie al protocollo siglato lo scorso novembre per l’avvio del progetto R.I.VI.VI. l’ATS dimostra ancora una volta una fattiva collaborazione con gli altri enti pubblici quali Arpal per favorire l’inserimento/reinserimento socio-economico delle donne vittime di violenza e dei loro figli.